Quest’anno Arance di Natale ha deciso di rinnovare il guardaroba dei propri amici associati e simpatizzanti. Come preannunciato dal programma, infatti, nel corso del recente incontro “Polesine da Vivere” (leggi il racconto), è stata presentata la nuovissima maglietta con i loghi della nostra associazione, il camper con l’arancia e le tradizionali scritte: Arance di Natale - La solidarietà viaggia in camper.
Questa volta i loghi campeggiano, è il caso di dirlo, su un ottimo tessuto 100% in cotone di un bellissimo blu notte. Si unisce la comodità della fibra naturale alla vestibilità e perché no? anche all’eleganza che un capo come questo sa conferire a qualunque corporatura.
Il primo incontro dell’anno organizzato da ARANCE DI NATALE si è svolto nel fine settimana dal 22 al 24 marzo scorso, nel Polesine, precisamente nel territorio situato tra il basso corso dei fiumi Adige e Po, in provincia di Rovigo. Hanno partecipato ben 80 persone con i rispettivi 40 camper. Il Polesine è sempre stato considerato una “zona depressa”, è un pensiero comune sostenuto anche dagli stessi abitanti. Posso dire, invece, che si è rivelato un territorio piacevolissimo, con le sue notevoli distese di campi ben coltivati e ben curati; piccoli borghi ordinati, con molta attenzione ai particolari, che ospitano dei veri gioielli d’arte e importanti episodi di grande rilievo storico.
Dal 13 al 20 giugno 2024 (sarà possibile partecipare anche solo a una parte dell'incontro)
Le fonti energetiche rinnovabili del sottosuolo rappresentano una valida risposta alla crescente richiesta di energia pulita, necessaria per combattere il riscaldamento globale del nostro pianeta. Il viaggio inizia con la visita al Museo della Geotermia di Larderello e dei soffioni boraciferi, per poi proseguire verso la costa toscana con una sosta al borgo di Castagneto, luogo in cui Giosuè Carducci trascorse la sua adolescenza.
Si è ormai felicemente conclusa la 29ma edizione di “Arance di Natale”, iniziativa che è la fonte principale con la quale la nostra associazione raccoglie fondi per realizzare concretamente attività solidali e umanitarie. Ora i nostri associati sono impegnati a raccogliere ulteriori fondi proponendo le marmellate nelle varie fiere o con il loro contributo per la partecipazione a incontri e viaggi. Ci piace così pensare che, anche se il nostro aiuto è come una goccia in un oceano, l’oceano è pur fatto di tante gocce. Di seguito l'intervista a un genitore, e papà di Jacopo, di San Vito al Tagliamento, responsabile del progetto C.I.A.O., che rappresenta una delle “gocce” di cui Arance di Natale si è presa a cuore.
Che la si chiami Campania Felix, come la definì Plinio il Vecchio, o Terra di Lavoro, come fu ribattezzata a partire dal Medioevo, la zona che comprende l’intera provincia di Caserta e parte di quella di Napoli in Campania, parte delle province di Frosinone e di Latina nel Lazio meridionale e una piccola parte della provincia di Isernia in Molise, racchiude nelle sue denominazioni l’idea di terreni particolarmente fertili. La ricchezza e la varietà di attività e di prodotti agricoli affondano le loro radici in epoca romana, hanno vissuto un periodo d’oro durante il regno borbonico e costituiscono ancora oggi il cuore di una solida e virtuosa economia. Testimonianze di antiche civiltà sono ben presenti tanto nei siti archeologici quanto in campo enogastronomico.
Dapprima i Latini, poi i Volsci infine i Romani e i Papi fecero sì che le paludi pontine perdessero parte della loro estensione a favore di insediamenti. Agro Pontino è la denominazione del territorio, un tempo coperto dalle paludi e oggi bonificato, che corrisponde a una pianura in gran parte alluvionale delimitata a ovest e sud dal mar Tirreno, a est dai primi rilievi appenninici dei monti Lepini e Ausoni, a nord dal medio corso del fiume Astura e dai primi rilievi dei Colli Albani. A esso sono legate le avventure dei Volsci che fondarono Suessa Pometia, da cui probabilmente deriva il nome “pontino” e tentarono le prime bonifiche. Ma solo verso la fine degli anni 20 del ‘900, la bonifica si avviò a essere veramente effettuata.
L’intero territorio da Anzio, alle porte di Roma, a Capua, alle porte di Napoli, è disseminato di insediamenti e di ville romane, specie lungo il litorale. Anzio, Sabaudia, Terracina, Sperlonga, Gaeta, Formia, Ventotene, Minturno, Sessa Aurunca, Capua. Impossibile visitare tutti i siti. Ma non c’è solo questo. Il nostro itinerario prevede tappe o visite a Sessa Aurunca, San Leucio, Sant’Angelo in Formis, Valogno, Minturno, Formia, Ventotene, Gaeta, Sperlonga, Terracina, panoramica dell’Agro Pontino (cantine, caseifici di prodotti bufalini, idrovore, museo delle paludi e della guerra, borgo e Abbazia di Fossanova). Infine il Giardino di Ninfa.