Dal 25 al 28 maggio abbiamo avuto modo di scoprire la Via del Ferro, che si snoda tra la Val di Scalve e la Val Camonica, due valli lombarde ricche di bellezze naturali e del metallo che ha favorito lo sviluppo economico di questo territorio.
Emozionante la visita alla miniera di Schilpario nella quale, alcuni anni dopo la cessazione delle attività di estrazione, sono stati realizzati dei percorsi sotterranei. Indossato caschetto e mantellina impermeabile, l’interessante visita guidata è iniziata con un viaggio a bordo di un trenino fatto con gli antichi vagoni utilizzati in miniera che, in pochi minuti, ci ha condotto nel cuore della montagna. Impossibile non pensare alle difficili condizioni di vita nella miniera, alla vita di sacrifici e di privazioni di diverse generazioni di minatori.
Ci siamo poi spostati in Val Camonica per visitare l'antico borgo medievale di Bienno, famoso per la lavorazione del ferro. Attivi ancora oggi il maglio ad acqua, del cui utilizzo abbiamo potuto avere una dimostrazione dal vivo, e il mulino del 1400 che, con la sua macina in pietra, produce farine di diverse varietà.
Abbiamo concluso in bellezza presso il Parco Nazionale di Naquane, a Capo di Ponte, dove abbiamo potuto ammirare le incisioni rupestri (risalenti al periodo che va dal Neolitico all’Età del Ferro) nel fantastico museo all'aperto che possiede una delle migliori collezioni di arte rupestre della valle.
Volete saperne di più? Leggete il racconto (qui).