Dal 24 al 26 novembre 2023
Si narra, infatti, che alla fine del 1300, nel corso di una delle numerose guerre di allora, Gian Galeazzo Visconti si fermò con il suo esercito sotto le mura del castello sulle rive del Mincio. Durante la notte i soldati dormivano della grossa, tranne il loro capitano Malco che, insonne, si accorse che dal fiume erano emerse le ninfe a danzare attorno ai soldati. Alla vista di Malco si diedero alla fuga, ma egli riuscì a raggiungerne una, Silvia, alla quale strappò il sottile velo dorato che l'avvolgeva. Gli apparve così una donna di incredibile bellezza della quale s’innamorò immediatamente.
Ma è noto che le ninfe all'alba devono tornare al loro castello fatato nel fondo del fiume. Silvia lasciò però a Malco il suo velo dorato come pegno d'amore, così la loro storia continuò per notti e notti. Ma si sa che la bellezza e l'amore creano invidie e gelosie. Così, per farla breve, finì che il Visconti ordinò all'esercito di catturare Silvia e Malco. Invano i due giovani vennero cercati in ogni dove, si trovò soltanto, abbandonato sulle rive del Mincio, il velo annodato della bella ninfa. Ancor oggi si racconta come le donne e le ragazze di quel tempo ricordavano i due innamorati tirando una pasta sottile come seta, arricchita di un delizioso impasto, tagliata e annodata come il velo di Silvia: fu così che nacque il noto Tortellino di Valeggio o "Il Nodo d'Amore", che sicuramente assaggeremo nella nostra Cena di Natale.
Verona non è solo città dell'amore. La sua storia, che andremo a scoprire con l'aiuto di una brava guida, vanta origini ben più antiche. Inoltre, nei giorni dell'Avvento la città si veste di colori e sapori mitteleuropei: nel centro storico, infatti, vengono allestiti mercatini di Natale - simili a quelli di Norimberga - che meriteranno sicuramente una nostra visita.